Otite Media: Il Nemico Invisibile dell’Orecchio (e della Tua Pazienza)
- Doc On Call Doc On Call
- 18 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 21 feb

L’otite media è un po’ come un temporale estivo: arriva all’improvviso, rovina i tuoi piani e se ne va solo quando decide lui. Colpisce senza preavviso, spesso in piena notte, e trasforma un bambino tranquillo in una sirena da allarme antincendio. Tuttavia, al di là del fastidio e del dolore, è una condizione che richiede attenzione clinica per una diagnosi corretta e una terapia adeguata.
Cos’è l’otite media?
Semplificando al massimo, è un’infiammazione dell’orecchio medio, la cavità situata dietro il timpano. Può essere causata da virus, batteri o dalla natura vendicativa, e provoca dolore, febbre e una sensazione di ovattamento che fa sembrare ogni conversazione un vecchio film muto. Esistono tre tipi principali:
Otite media acuta (OMA): Caratterizzata da sintomi improvvisi e intensi, spesso associati a infezioni delle vie respiratorie superiori.
Otite media con effusione (OME): Presenza di liquido nell'orecchio medio senza sintomi di infezione acuta, spesso conseguenza di un’OMA pregressa.
Otite media cronica suppurativa: Associata a perforazione timpanica persistente e secrezioni auricolari croniche.
Diagnosi: come riconoscerla?
La diagnosi di otite media si basa su anamnesi, esame obiettivo e strumenti diagnostici specifici:
Otoscopia: Esame visivo del timpano per rilevare arrossamenti, rigonfiamenti o la presenza di liquido.
Timpanometria: Misura la mobilità della membrana timpanica e aiuta a identificare la presenza di effusione nell’orecchio medio.
Oto-microscopia: Utile nei casi di otite media cronica o complicata.
Esame microbiologico del secreto otico: Nei casi di otite cronica suppurativa, per identificare l’agente patogeno e guidare la terapia antibiotica.
Terapia: come affrontarla senza perdere il senno
La gestione dell’otite media dipende dalla causa e dalla gravità. Ecco un approccio terapeutico basato sulle attuali linee guida:
Osservazione attenta: In alcuni casi di OMA lieve, soprattutto nei bambini sopra i due anni, si può adottare un approccio di attesa con rivalutazione dopo 48 ore.
Antibiotici: Indispensabili per le forme batteriche gravi o nei bambini più piccoli. L’amoxicillina è il farmaco di prima scelta, mentre nei casi resistenti si possono usare amoxicillina-clavulanato o cefalosporine.
Antidolorifici e antipiretici: Paracetamolo o ibuprofene per il controllo del dolore e della febbre.
Decongestionanti e corticosteroidi nasali: Possono essere utili nei bambini con rinite persistente e otite media con effusione.
Miringotomia con inserimento di tubicini di ventilazione: Indicata nei casi di OME persistente con perdita uditiva significativa.
Gestione chirurgica: In casi selezionati di otite media cronica con complicanze (perforazione timpanica persistente, colesteatoma, ecc.), può essere necessario l’intervento chirurgico.
La vendetta delle orecchie: come prevenire?
Lavarsi le mani frequentemente come se si fosse chirurghi in procinto di operare.
Evitare il fumo passivo, perché l’otite lo adora quanto noi odiamo il lunedì mattina.
Vaccinazioni: Il vaccino pneumococcico e quello antinfluenzale possono ridurre il rischio di otite media.
Non dare il biberon a letto ai più piccoli: La posizione sdraiata favorisce il passaggio di liquidi verso l’orecchio.
Curare le infezioni respiratorie superiori: Un naso libero aiuta a prevenire ristagni di secrezioni nell’orecchio medio.
Conclusione
L’otite media è una patologia comune, ma una diagnosi tempestiva e una gestione adeguata possono prevenire complicanze e ridurre il rischio di recidive. Per i medici, è essenziale saper distinguere le diverse forme cliniche e adottare un approccio terapeutico basato sulle evidenze. Nel frattempo, per i genitori, armatevi di pazienza, fazzoletti e magari di qualche tappo per le orecchie (per voi, se il piccolo decide di vocalizzare il suo dolore alle 3 di notte).
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The Health Guard S.T.P.