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Il regno dei nervi silenziosi: la fiaba del virus dormiente

Prologo: un regno sotto incantesimo

Nel vasto e complesso reame chiamato Corpo Umano, vivevano due fratelli invisibili e astuti: Herpes Simplex Primo (HSV-1) e Herpes Simplex Secondo (HSV-2). Non erano cavalieri né draghi, ma piccoli spiriti virali che, una volta entrati nel regno, non lo lasciavano più.


I fratelli dell’ombra

HSV-1 era noto per manifestarsi con vescicole ardenti sulle labbra e attorno alla bocca. HSV-2, più riservato, colpiva le terre intime del corpo, causando dolore e fastidio. Anche se ogni fratello aveva le sue preferenze, col tempo impararono a visitare territori l’uno dell’altro, rendendo più difficile distinguerli.


L’incantesimo della latenza

Una volta dentro il corpo, i fratelli si nascondevano in silenzio nei gangli dei nervi sensoriali, come il trigemino o il sacrale. Là, sotto forma di incantesimo latente, dormivano a lungo senza essere notati. Ma bastava un evento stressante, un febbrone, una giornata al sole o un calo di difese, e uno dei fratelli si risvegliava, tornando a far danni con vesciche e bruciore.


Le prime apparizioni

Il primo incontro tra il virus e il regno poteva passare inosservato, oppure arrivare come una tempesta: febbre, stanchezza, dolore e piccole vesciche ardenti. Alcuni cittadini del regno notavano questi sintomi, altri li scambiavano per stregonerie minori, ignorando che Herpes aveva già costruito il suo nascondiglio segreto.


Gli strumenti dei guaritori

I guaritori del regno, chiamati medici, possedevano strumenti magici per riconoscere i fratelli Herpes. Il più potente era la PCR, capace di vedere il loro codice nascosto. Altri strumenti cercavano tracce nel sangue o tentavano di far crescere il virus in provette. Quando un’infezione veniva riconosciuta, era più facile contenerla.


Le pozioni contro i fratelli virali

Sebbene i guaritori non potessero scacciare i fratelli dal regno, avevano inventato pozioni capaci di tenerli sotto controllo. Aciclovir, valaciclovir e famciclovir erano le armi più usate. Somministrate al momento giusto, accorciavano la durata dell’attacco e indebolivano il virus. Nei regni colpiti da frequenti incursioni, si ricorreva a una terapia soppressiva, una sorta di barriera magica giornaliera.


Il pericolo per i nuovi arrivati

Tra i momenti più delicati vi era la nascita. Se una madre era colpita da HSV-2 durante il parto, il neonato rischiava gravi maledizioni: infezioni agli occhi, al cervello o su tutto il corpo. I saggi del regno, per proteggerlo, ricorrevano a controlli accurati e, se necessario, a un parto cesareo, che evitava il passaggio nel territorio infetto.


Proteggere il regno

La prevenzione era una delle magie più potenti. Evitare il contatto con le lesioni, usare barriere protettive durante l’amore e trattare i portatori prima che il virus si risvegliasse, erano tutte strategie diffuse tra gli abitanti del regno. Anche senza un vaccino definitivo, la conoscenza era il vero scudo del popolo.


Epilogo: convivere con il drago addormentato

Sebbene i fratelli Herpes non potessero essere distrutti, si poteva vivere con loro, mantenendoli addormentati e controllati. I guaritori continuarono a cercare un modo per spezzare l’incantesimo della latenza, e nel frattempo, insegnarono al popolo a convivere con saggezza, perché, in fondo, anche nel regno dei nervi, la conoscenza era la più potente delle magie.




Herpes Simplex Virus
Herpes Simplex Virus

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