Il vomito: fisiopatologia, diagnosi differenziale e segni di allarme
- Doc On Call Doc On Call
- 16 apr
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Il vomito è un sintomo frequente nella pratica clinica e può essere espressione sia di condizioni benigne che di patologie gravi. Esso è definito come l'espulsione forzata del contenuto gastrico attraverso la bocca, mediata da un complesso riflesso coordinato dal sistema nervoso centrale. Il suo corretto inquadramento, soprattutto nei reparti di medicina interna, è essenziale per una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato.
Fisiopatologia
Il riflesso del vomito è regolato da un centro situato nel bulbo rachidiano, che riceve stimoli da diverse strutture:
Centro del vomito: coordina le risposte motorie
Chemoreceptor trigger zone (CTZ): situata nell’area postrema, sensibile a sostanze ematiche come farmaci, tossine e metaboliti
Sistema vestibolare: coinvolto nel vomito da cinetosi
Corteccia cerebrale e sistema limbico: legati al vomito psicogeno o da emozioni intense
Vie afferenti gastrointestinali e viscerali: stimolate da distensione, irritazione o infiammazione
Il processo avviene attraverso diverse fasi: nausea, salivazione, sudorazione, contrazioni diaframmatiche e addominali e infine espulsione del contenuto gastrico.
Classificazione eziologica
Il vomito può essere causato da numerosi meccanismi patologici. Di seguito una classificazione per sistema:
1. Cause gastrointestinali
Gastroenterite (virale, batterica, tossica)
Gastrite, ulcera peptica
Pancreatite acuta
Colecistite acuta
Appendicite
Ostruzione intestinale (subileus, ileo meccanico)
Sindrome da vomito ciclico
2. Cause neurologiche
Meningite, encefalite
Trauma cranico
Emorragia cerebrale
Ipertensione endocranica (tumore cerebrale, idrocefalo)
Emicrania
Vertigini e disturbi vestibolari
3. Cause metaboliche e tossiche
Chetoacidosi diabetica
Uremia
Insufficienza epatica
Ipercalcemia
Iponatriemia
Farmaci (chemioterapici, digossina, oppioidi)
Intossicazioni (alcool, metalli pesanti)
4. Cause urologiche
Colica renale: il vomito è spesso secondario al dolore acuto, irradiato a inguine e genitali, con possibile ematuria e disuria
Pielonefrite acuta: soprattutto se complicata da ostruzione
5. Cause psicogene e funzionali
Disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia)
Vomito psicogeno
Vomito da ansia o stress
Iperemesi gravidica
Approccio diagnostico
L’inquadramento del paziente con vomito richiede un approccio sistematico basato su:
Anamnesi: esordio, frequenza, contenuto del vomito, sintomi associati, farmaci, patologie pregresse
Esame obiettivo completo, con particolare attenzione ai segni neurologici, addominali e urologici
Esami di laboratorio: emocromo, elettroliti, creatinina, funzionalità epatica, glicemia, analisi delle urine
Indagini strumentali mirate: RX addome, TC encefalo, ecografia addome e reni, TC addome senza mezzo di contrasto (in sospetto di colica renale), EGDS in casi selezionati
Segni di allarme (red flags)
Il riconoscimento precoce dei segni di allarme permette di individuare condizioni gravi potenzialmente pericolose per la vita.
1. Segni neurologici
Possibili indicatori di meningite, encefalite o ipertensione endocranica:
Rigidità nucale
Cefalea severa e improvvisa
Alterazione dello stato di coscienza
Convulsioni
Fotofobia
Segno di Kernig e Brudzinski positivi
Richiedere TC encefalo urgente e puntura lombare se indicata.
2. Segni gastrointestinali gravi
Dolore addominale severo, localizzato (es. epigastrio nella pancreatite, fossa iliaca destra nell’appendicite)
Distensione addominale e assenza di peristalsi (ileo)
Vomito fecaloide (occlusione intestinale bassa)
Ematemesi
Indicazione a ecografia o TC addome con mezzo di contrasto e valutazione chirurgica.
3. Segni metabolici e sistemici
Disidratazione marcata (ipotensione, tachicardia, mucose asciutte)
Alterazioni dello stato mentale (uremia, encefalopatia epatica)
Iperglicemia o chetoacidosi
Acidosi metabolica documentata
Necessario trattamento tempestivo di supporto e correzione delle alterazioni.
4. Segni psichiatrici
Vomito ricorrente senza causa organica identificabile
Comportamenti alimentari disfunzionali
Familiarità o storia personale di disturbi psichiatrici
Richiedere valutazione psicologica o psichiatrica.
5. Segni urologici
Indicativi di colica renale complicata o di ostruzione infetta:
Febbre e brividi
Anuria o oliguria
Dolore lombare severo irradiato
Ematuria
Creatinina elevata
In questi casi, è indicata una TC addome senza mezzo di contrasto e, in caso di ostruzione infetta, un consulto urologico urgente per eventuale stenting o nefrostomia.
Gestione terapeutica
La gestione del vomito si basa su due principi: supporto sintomatico e trattamento della causa sottostante.
Reidratazione orale o endovenosa con soluzioni isotoniche
Correzione di eventuali squilibri elettrolitici
Antiemetici: metoclopramide, ondansetron, domperidone, difenidramina (in caso di vomito vestibolare)
Trattamento specifico della patologia causale (es. antibiotici, insulina, chirurgia)
È fondamentale monitorare attentamente i parametri vitali, l’equilibrio idroelettrolitico e la diuresi.
Conclusione
Il vomito è un sintomo trasversale che può essere associato a molteplici patologie, alcune delle quali gravi o potenzialmente letali. Una valutazione sistematica del paziente, un’anamnesi accurata e il riconoscimento dei segni di allarme permettono di guidare il percorso diagnostico-terapeutico in modo efficace. Nella pratica internistica quotidiana, è essenziale mantenere un elevato indice di sospetto clinico soprattutto nei pazienti con manifestazioni atipiche o vomito persistente.
